martedì 20 febbraio 2007

inizia la Quaresima

Tra poche ore inizieremo il cammino quaresimale; ogni battezzato è chiamato a rientrare in se stesso per incontrare profondamente Cristo e accogliere di nuovo il dono della risurrezione che Egli viene a offrire a ciascuno. Personalmente inizio ogni anno questo percorso sapendo che è al tempo stesso serio e fruttuoso, tenendo sempre davanti agli occhi il fatto che la Grazia di Dio è come sempre protagonista.
Segnalo in tal senso anche il bellissimo messaggio per la Quaresima scritto dal Santo Padre. Per leggerlo si può fare clic qui.
Il tema proposto dal Santo Padre è "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto".
Volgiamo lo sguardo su Cristo, secondo quanto si legge anche nella prima lettera di Clemente:
Teniamo fissi gli occhi sul sangue di Cristo, per comprendere quanto sia prezioso davanti a Dio suo Padre: fu versato per la nostra salvezza e portò al mondo intero la grazia della penitenza.
(1Clem VII,4)

giovedì 15 febbraio 2007

Ieri era San Valentino... o no?

Scusate il ritardo. Questo post lo dovevo pubblicare ieri, ma poi non ho avuto tempo. Vorrei chiarire una piccola questione: tutti ieri ricordavano o “celebravano” in modi tutto sommato abbastanza commerciali la festa di San Valentino. Eppure chiunque sia stato a Messa o abbia aperto il Breviario o consultato un calendario liturgico si sarà reso conto senz’altro che ieri ricorreva la festa dei Santi Cirillo e Metodio, patroni d’Europa. Come spiegare questa incongruenza? Era San Valentino sì o no?

La risposta c’è, ed è anche abbastanza semplice. Fino al 1969 – data in cui il calendario liturgico venne riformato secondo i criteri stabiliti dal Concilio Ecumenico Vaticano II – il 14 febbraio si celebrava effettivamente la memoria di San Valentino Martire, mentre Cirillo e Metodio si celebravano il 7 luglio (non so il motivo di questa data). Ora, uno dei criteri di riforma del calendario fu quello di portare la celebrazione dei santi nel giorno della loro morte. Poiché Cirillo morì il 14 febbraio 869 e Metodio il 6 aprile 885, le date fra cui scegliere erano due: 14 febbraio o 6 aprile; però qui probabilmente entrò in gioco un altro criterio di riforma: lasciare libere – se possibile – le date in cui facilmente potrebbe essere in corso la celebrazione della Quaresima o dell’Ottava di Pasqua. Ecco allora che si optò per il 14 febbraio, sopprimendo – almeno nel calendario generale – la memoria di San Valentino.

Tuttavia, nel Martirologio Romano, si ricorda che il 14 febbraio Valentino subì il martirio a Roma, nella Via Flaminia, vicino a Ponte Milvio. Ovviamente dunque si può celebrare dove è patrono della Chiesa (ad esempio una “Parrocchia San Valentino”) o della diocesi, tralasciando in questo caso la festa dei Santi Cirillo e Metodio.

Perché San Valentino è considerato il “patrono degli innamorati”? Non so bene. Posso ipotizzare che ci sia stata la sovrapposizione di qualche precedente festa pagana per via della data. Ricordiamo che San Valentino morì nel III secolo, per cui anche la memoria liturgica è molto antica: è facile allora che una festa che già si celebrava in quei giorni e che magari esaltava la fecondità e l’amore umano (in fondo non siamo lontani dalla primavera) sia stata in qualche modo associata alla memoria del martire. Ma, ripeto, su questo non sono sicuro.

venerdì 9 febbraio 2007

DICO: un passo avanti rilevante: sì, verso lo sfascio

Ieri sera il consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sui "Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi".
Anzitutto mi pare doveroso riportare il commento di un membro eminente della maggioranza di governo, quale Franco Grillini, deputato Ds e presidente onorario di Arcigay, che ha affermato:
Si poteva fare meglio, ma è un primo passo rilevante

E come no?! non avevamo dubbi! "primo passo", e sappiamo bene verso dove!

Come primo passo comunque non c'è male:

  • i conviventi hanno diritto alle case popolari: è risaputo infatti che in Italia c'è un'abbondanza tale che possiamo permetterci di dare case popolari senza problemi.... poi magari capita che due conviventi omosessuali che hanno un reddito inferiore a una famiglia con tre figli sopravanzi quest'ultima nella graduatoria, senza considerare assolutamente il reddito pro capite dei componenti, visto che questo in Italia non conta nulla. Che dire: un primo grande risultato!
  • poi... udite udite: il convivente extracomunitario o apolide ha diritto al permesso di soggiorno per convivenza! ma certo, come no? dopo che il governo ha concesso l'asilo politico a chinque alla frontiera dichiari di essere omosessuale e per questo perseguitato nel suo paese d'origine, questa è la conseguenza più normale! poco importa se gli altri immigrati devono fare ore di fila davanti agli uffici postali per ottenere (forse) lo stesso risultato.
  • Si parla già di reversibilità della pensione: anche in questo caso, che dire? è noto a tutti che le casse dell'INPS traboccano di contanti, per cui: finché ce n'è viva il re! Come potremmo definire questa politica? masochismo previdenziale o masochismo governativo tout court? Ai posteri l'ardua sentenza.
  • È poi interessantissimo notare che lo Stato ha doveri verso tali conviventi, ma essi non ne hanno verso lo Stato, ma solo verso il convivente! per non parlare poi della facilità dello scioglimento del vincolo, ragion per cui eventuali figli vivrebbero in una situazione di totale precarietà.
  • A proposito di figli: si noti che la parola ricorre solo 4 volte nel ddl governativo... e in punti cruciali, direi! 1 volta la troviamo nell'art. 8, che tratta della "Successione nel contratto di locazione"; 3 volte nell'art. 11 sui "diritti successori". Che dire? Cosa sono i figli, se non quello strumento per cui ci si garantisce la casa, o quell'ostacolo con cui fare i conti nello spartire l'eredità? Vergogna! Non una parola sui doveri dei conviventi verso eventuali figli!
Per queste e molte altre considerazioni che vi risparmio
DICO NO
a questo "primo passo" verso lo sfascio della nostra società. Si ricordi una legge dell'economia (Legge di Gresham) - che potremmo ben applicare anche in questo campo -: LA MONETA CATTIVA SCACCIA QUELLA BUONA. Oggi introduciamo i DICO? Non sorprendiamoci se in un domani non tanto lontano vivremo in una società in cui la precarietà e l'instabilità personale e comunitaria sarà la regola; e se dovremo dare ai pochi che ancora si sposeranno una medaglia al valore civile.

Bene... mi sovviene ora alla mente che essendo diacono devo pregare anche per i propositori di questa norma... ma cosa chedere? Ci sono! ecco: «Confondi, Signore, le loro lingue!» (Salmo 54,10). Passando per Via del Corso e vedendo certi palazzi, come non rivolgere questa petizione al Sovrano dell'Universo? Con la speranza di essere esauditi...

venerdì 2 febbraio 2007

Dal greco al sardo

mentre preparavo l'esame che ho dato stamane, mi sono imbattuto nella parola greca "therápōn", che significa "servo". Bè, dobbiamo dire che non siamo lontani dal nostro teraccu.
Non è l'unico caso in cui Sardo e Greco si toccano. Mi vengono in mente ora, ma la lista è certamente più lunga, le parole apothēkē e pérdix, nonché epískopos, con i loro corrispondenti sardi potecaria, perdighe, piscamu.

A proposito di lingua sarda segnalo due siti che ho trovato interessanti:
Ditzionàriu Online
EST- Entziclopedia Temàtica Sarda

a presto