mercoledì 28 marzo 2007

La lezione di San Giustino

Mercoledì scorso ero presente all'udienza generale in Piazza San Pietro... insieme a tanti sardi convenuti con i vescovi per la visita ad limina. Qui vorrei però sottolineare solo quanto detto nella catechesi papale, che verteva su san Giustino:


Il Papa ha così esordito:
Cari fratelli e sorelle, stiamo in queste catechesi riflettendo sulle grandi figure della Chiesa nascente. Oggi parliamo di San Giustino, filosofo e martire, il più importante tra i Padri apologisti del secondo secolo. La parola “apologisti” designa quegli antichi scrittori cristiani che si proponevano di difendere la nuova religione dalle pesanti accuse dei pagani e degli Ebrei, e di diffondere la dottrina cristiana in termini adatti alla cultura del proprio tempo. Così negli apologisti è presente una duplice sollecitudine: quella, più propriamente apologetica, di difendere il cristianesimo nascente (apologhía in greco significa appunto “difesa”) e quella propositiva, “missionaria”, di esporre i contenuti della fede in un linguaggio e con categorie di pensiero comprensibili ai contemporanei.

L'intera catechesi si può leggere ovviamente sul sito della Santa Sede. Ciò che più mi ha colpito - ed è quello che rilevo spesso negli studi - è l'attualità di questo personaggio e della sua opera. A tal proposito il Papa ha concluso la catechesi con un'attualizzazione molto interessante:

Giustino, e con lui gli altri apologisti, siglarono la presa di posizione netta della fede cristiana per il Dio dei filosofi contro i falsi dèi della religione pagana. Era la scelta per la verità dell'essere contro il mito della consuetudine. Qualche decennio dopo Giustino, Tertulliano definì la medesima opzione dei cristiani con una sentenza lapidaria e sempre valida: “Dominus noster Christus veritatem se, non consuetudinem, cognominavit - Cristo ha affermato di essere la verità, non la consuetudine” (De virgin. vel. 1,1). Si noti in proposito che il termine consuetudo, qui impiegato da Tertulliano in riferimento alla religione pagana, può essere tradotto nelle lingue moderne con le espressioni “moda culturale”, “moda del tempo”.

In un'età come la nostra, segnata dal relativismo nel dibattito sui valori e sulla religione - come pure nel dialogo interreligioso -, è questa una lezione da non dimenticare. A tale scopo vi ripropongo - e così concludo - le ultime parole del misterioso vegliardo, incontrato dal filosofo Giustino sulla riva del mare: “Tu prega anzitutto che le porte della luce ti siano aperte, perché nessuno può vedere e comprendere, se Dio e il suo Cristo non gli concedono di capire" (Dial. 7,3).

Quanto occorre anche oggi sottoporre sempre di nuovo la consuetudine, il sentire comune, la vulgata giornalistica, direi anche un certo politically correct, al vaglio del Logos rivelatosi in Cristo e del quale siamo partecipi!

Segnalo infine che l'Apologia di Giustino è stata di recente edita e pubblicata nella collana Sources chrétiennes (n° 507)

martedì 6 marzo 2007

La bugia più grande della storia (?????)

Sabato si è concluso il festival di Sanremo con la vittoria di Simone Cristicchi, osannato un po' da tutti per la sua Ti regalerò una rosa.
Anch'io voglio tributargli un piccolo omaggio proponendovi un testo pregnante del medesimo cantautore, scritto circa un anno fa.
Il titolo del pezzo è "Prete". Eccovelo di seguito:

Mi ricordo da bambino mi portavano alla messa,
ed io seguivo la funzione con un'aria un po' perplessa...
il prete stava in piedi sull'altare col microfono
spiegava i passi del Vangelo con tono monotono
col tempo e con la scusa di giocare all'oratorio
mi infilarono nel mucchio catechismo obbligatorio
perché non sta bene, non puoi essere diverso,
emarginato come pecora smarrita dentro a un bosco.
al di fuori del contesto...

inginocchiati per bene, adesso dì le preghierine
non dubitare mai dell'esistenza del Signore,
lascia stare le tue fantasie sessuali di bambino,
quante volte ti sei masturbato il pistolino?

Il prete in molti casi è un uomo molto presuntuoso,
nonostante l'apparenza di un sorriso zuccheroso,
crede di essere il depositario di una verità assoluta,
ad ogni tua obiezione, lui rigira la frittata!

Prete! Io non ho voglia di ascoltarti,
Prete! Non hai il diritto di insegnarmi
Niente! Sei bravo ad inventare e a raccontare favole
Per addomesticare le paure della gente!
Non ho bisogno più di credere a un
Prete! Se la Madonna piange sangue, è noia!
Sei bravo e fai di tutto per alimentare, per tenere in piedi
La bugia più grande della storia.
La bugia più grande della storia.

La storia della Chiesa è seminata di violenza, di soprusi,
la Santa Inquisizione è prepotenza,
e poi genuflessioni collettive dei politici,
salvezza delle anime, la rendita degli immobili
ma quanti begli affari fate con il Giubileo
e quanti bei miliardi che sta alzando Padre Pio
Se Gesù Cristo fosse vivo si vergognerebbe
Delle tonnellate di oro e delle vostre banche,
Se Gesù Cristo fosse vivo si vergognerebbe
Delle chiese piene d'oro e delle banche.

Prete! Io non ho voglia di ascoltarti,
Prete! Non hai il diritto di insegnarmi
Niente! Sei bravo ad inventare e a raccontare favole
Per addomesticare le paure della gente!
Non ho bisogno più di credere a un
Prete! Se la Madonna piange sangue, è noia!
Sei bravo e fai di tutto per alimentare, per tenere in piedi
La bugia più grande della storia
La bugia più grande della storia.

Perdonate questo sfogo troppo anti-clericale,
in fondo ognuno è libero di scegliersi la sua prigione,
libero di farsi abbindolare, ipnotizzare,
dal papa, dal Guru, dal capo spirituale
ma la cosa deprimente e che mi butta giù
è vedere quella folla alla Giornata della Gioventù,
la mia sola religione è vocazione per il dubbio ,
IO non crederò a qualsiasi cosa dica un

Prete! Io non ho voglia di ascoltarti,
Prete! Non hai il diritto di insegnarmi
Niente! Sei bravo ad inventare e a raccontare favole
Per addomesticare le paure della gente!
Non ho bisogno più di credere a un
Prete! Se la Madonna piange sangue, è noia!
Sei bravo e fai di tutto per alimentare, per tenere in piedi
La bugia più grande della storia
La bugia più grande della storia
La bugia più grande della storia
PRETE!

sabato 3 marzo 2007

Una lettura per la Quaresima


Secondo l’invito contenuto nel tema del messaggio papale per la Quaresima (“Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto”), ho ripreso a leggere un testo che avevo interrotto da un po’ di tempo. Si tratta del libro «Il Signore» di Romano Guardini. Riprendere la lettura di questo testo è anche prepararsi all’uscita del prossimo libro del Santo Padre su Gesù. Mi pare che le meditazioni di Guardini siano veramente eccezionali e profonde; talvolta esse non sono di semplicissima lettura, richiedono una certa attenzione, però aiutano davvero ad aprire gli occhi sulla Persona di Gesù Cristo, non come “idea” o “concetto” ma – appunto – come uomo storico in cui abita la pienezza della divinità.


Romano Guardini, Il Signore, Vita&Pensiero - Morcelliana, Milano - Brescia 2005, pp.768, € 27.